L’industria molitoria italiana

L’evoluzione della struttura dell’Industria molitoria a frumento tenero in Italia mostra una progressiva razionalizzazione del comparto con una diminuzione costante della presenza di impianti attivi.

Il numero di molini a frumento tenero attivi era di 821 impianti nel 1990, di 356 impianti nel 2000, di 259 impianti nel 2010.  Nel 2021, secondo uno studio di Italmopa, gli impianti molitori a frumento tenero (con capacità superiore a 10 t/24 ore) sono 192 mentre la capacità totale di macinazione, a livello nazionale, risulta pari a circa 29.300 t/24 ore.

La distribuzione geografica dei molini

Il maggior numero di molini a frumento tenero si trova nell’Italia settentrionale con 116 unità produttive, segue l’Italia centrale con 49 unità e quella meridionale con 28 unità. Le Regioni con il maggior numero di impianti molitori risultano il Piemonte con 35 impianti e l’Emilia-Romagna con 33 impianti; seguono il Veneto con 23 impianti, la Lombardia con 19 impianti e le Marche con 18 impianti.

La produzione italiana di farina

 L’Italia, con circa 4.000.000 t di farine di frumento tenero prodotte annualmente, risulta il terzo produttore in seno all’Unione europea, dopo la Germania e la Francia.

La produzione media annua per molino in Italia si attesta intorno a circa 20.800 t annue, un livello largamente inferiore alla produzione media annuale dei molini del Regno Unito (73.250 t circa), della Germania (22.250 t circa) ma superiore a quella della Francia (9.950 t circa) e della Polonia (7.250 t circa).

L’origine delle farine

Le farine utilizzate in Italia sono prodotte quasi esclusivamente in Italia, dall’Industria molitoria italiana.

Le importazioni di farina rappresentano meno dello 0,1 % della produzione nazionale di farina di frumento tenero ovvero una percentuale irrilevante.

Consumi e destinazioni delle farine

Tra la seconda metà degli anni ’60 e i primi anni ’80, e  a seguito del  forte cambiamento dello stile di vita e delle abitudini alimentari degli italiani, si è verificata una riduzione dei consumi di alcuni prodotti a base di farine di frumento tenero. Dalla seconda metà degli anni ’80, il consumo nazionale di prodotti derivanti dalle farine di frumento tenero è invece rimasto sostanzialmente stabile. E’ stata registrata tuttavia una diminuzione dell’utilizzo di farina destinata alla panificazione compensata da un incremento dell’utilizzo di farine per uso dolciario, pizza ed  uso domestico.

Destinazioni di utilizzo delle farine di frumento tenero in Italia (in t – anni 2020 e 2019)

Destinazioni 2020 2019
1. Mercato interno
per pane e sostituti del pane 2.228.000 2.411.000
per pasta 95.000 92.000
per biscotteria/lievitati/monodose da forno 760.000 737.000
per usi domestici 298.000 223.000
per pizze ed altri usi 302.000 391.000
Totale mercato interno 3.683.000 3.854.000
2. Esportazioni 200.000 191.000
Totale farine 3.883.000 4.045.000
Equivalente frumento 5.250.000 5.465.000
(Fonte: Stime Italmopa – Dati Istat)